Barone Pizzini è una delle cantine più antiche della Franciacorta ed è stata a produrre Franciacorta da viticoltura biologica certificata, ovvero utilizzando per la coltivazione e il nutrimento delle viti solamente sostanze naturali o che l’uomo può ottenere con processi semplici.

“Il biologico è il mezzo, il fine è la qualità”. È solito ripetere così Silvano Brescianini, socio fondatore della Barone Pizzini, sottolineando come l’obiettivo primario dell’azienda sia quello di produrre vini di qualità strettamente legati al territorio. Da qui la scelta di affidarsi all’agricoltura biologica, strumentale al raggiungimento di questo traguardo e coerente all’attenzione per il territorio e l’ambiente che da sempre contraddistingue Barone Pizzini.

A partire dal 1998, converte tutti i vigneti che oggi sono certificati secondo il disciplinare della viticultura biologica. Questo ha rappresentato il primo passo di un lungo percorso caratterizzato da molte sfide e nuovi progetti.

L’attuale cantina è stata costruita nel 2006 secondo alcuni criteri di architettura ecocompatibile ed in conformità all’impegno verso il rispetto per l’ambiente e la qualità della produzione.

Nel 2009 Barone Pizzini inizia a misurare l’impronta carbonica, con l’obiettivo principale di attuare misure di riduzione delle proprie emissioni.
Un ulteriore lavoro è stato intrapreso pochi anni fa per analizzare lo stato della qualità biologica dei suoli. Si chiama Biopass ed  è il progetto italiano per la misura, la salvaguardia e l’incremento della biodiversità in viticoltura.

I vigneti della Barone Pizzini si estendono su 54 ettari divisi in 29 particelle, dislocati nel territorio dei comuni di Provaglio d’Iseo, Corte Franca, Capriolo e Passirano.