La coltura biologica rispetta il nostro stile di vita, preserva i profumi e i sapori originali dei terroir e permette di elaborare grandi vini di Champagne.
La buona salute della vigna, il buon equilibrio tra quantità e qualità delle uve e l’espressione aromatica del terroir dipendono dal suolo.
La fertilizzazione organica è naturale, nel rispetto della regolamentazione “bio”, per soddisfare i bisogni della vigna.
Lavoriamo la terra per arearla e l’inerbimento è domato dalla tosatura evitando l’erosione, mantenendo un’intensa attività della flora e della fauna e favorendo l’attecchimento in profondità della vigna.
Coltiviamo i tre vitigni champenois, Pinot Noir, Pinot Meunier e Chardonnay.
La metà dei vigneti ha più di trent’anni, alcuni più di settanta. L’osservazione e la lotta profilattica sono essenziali nella coltura biologica. Per combattere i parassiti usiamo solo preparati a base di piante, polvere di rocce o di oligoelementi e insetticidi biologici inoffensivi per l’ambiente naturale.
A maturazione, le uve sono vendemmiate a mano e spremute nel nostro torchio tradizionale champenois. Nel momento della spremitura, una dose molto ridotta di SO2 (meno di 30 mlg/l) viene aggiunta al succo per evitarne l’ossidazione. Il mosto è messo in botti di quercia dove i lieviti indigeni naturali lo trasformano in vino bianco. L’invecchiamento dura dieci mesi.
La qualità delle uve, il lungo periodo di vinificazione e il ridotto volume delle botti permettono una chiarificazione naturale delle cuvée, senza alcun prodotto di decolorazione, senza collatura e filtrazione. Lo champagne invecchia sui lieviti da due a quattro anni a seconda della cuvée. Il remuage si effettua manualmente su pupitre.